Crescere su nuovi mercati esteri

Il WEB, investire su di esso e sfruttarlo come moltiplicatore di visibilita’ e’ la nuova sfida che le aziende devono affrontare se vogliono sopravvivere.

Il web non e’ altro che uno strumento cosi’ come la costituzione di network di imprese che, sinergicamente, puo’ costituire la nosva frontiera dello sviluppo delle aziende medio piccole.

La crescente integrazione dell’economia mondiale è stata favorita da alcuni fattori: l’ICT (Information and communications technology) ha indubbiamente facilitato le relazioni commerciali internazionali e la gestione delle aziende con unità geograficamente distaccate; le barriere istituzionali si sono ridotte con conseguente apertura dei mercati; la logistica è stata interessata da enormi progressi (i costi si sono notevolmente ridotti, sono emersi imprese logistiche che servono in modo adeguato ed efficiente tutto il mondo, sono sorti centri logistici avanzati e l’informatizzazione ha consentito di gestire i processi logistici in modo rapido e senza errori) .

Di conseguenza, si sono affermati colossi multinazionali con più di 500 mila dipendenti che si approvvigionano laddove è più conveniente per servire consumatori sempre più esigenti ed informati.

Le “regole del gioco” sono mutate così come gli attori di riferimento nell’arena competitiva.

Questi ed altri fenomeni costringono le imprese italiane a ripensare il proprio posizionamento strategico.

Soprattutto per le piccole e medie imprese (PMI), questi cambiamenti rappresentano una sfida importante. Mentre le grandi aziende dispongono più facilmente di risorse manageriali e finanziarie per rispondere alla concorrenza internazionale, le PMI spesso affrontano l’internazionalizzazione in un modo destrutturato ed opportunistico. le PMI, nonostante la loro dimensione, possono investire consapevolmente in un processo di internazionalizzazione. Per la stragrande maggioranza delle PMI questa è una strada obbligata per assicurare continuità ed autonomia.

Da tempo, i mercati di approvvigionamento si sono spostati verso l’estremo Oriente, la Russia e i nuovi membri della UE.

Gradualmente, questi mercati sono diventati anche interessanti mercati di sbocco.

I settori in Italia che avanzano più rapidamente nel contesto internazionale non sono più il tessile e l’alimentare bensì quello degli apparecchi meccanici, dei mezzi di trasporto, dei metalli, dei prodotti chimici, delle fibre sintetiche e artificiali, degli apparecchi per uso domestico e di vetro e ceramica.

Ad incrementare il peso delle esportazioni di questi settori non sono le PMI, entità caratterizzanti il contesto italiano bensì aziende di dimensioni medio/grandi che hanno registrato un aumento delle esportazioni del 10% tra il 2000 ed il 2005 grazie ad un’organizzazione strutturata e capacità di investimento superiori. Le aziende fino a 9 dipendenti hanno visto diminuire le esportazioni in modo piuttosto consistente nello stesso
periodo in esame (fonte: Ice 2006, Imprese).

Questi dati confermano che la competitività internazionale delle PMI in settori tradizionalmente primari come quello del cuoio, dei mobili e dei prodotti tessili, sta gradualmente riducendosi.

La soluzione per invertire l’involuzione del business delle aziende medio piccole e’ la costituzione di network di imprese che adottino nuovi concetti di integrazione e soprattutto per superare i problemi contingenti che adottino nuove soluzioni e nuovi strumenti per far evolvere e sviluppare i propri affari.

Le PMI infatti evidenziano, in base alle loro limitazioni strutturali (disponibilità di risorse, di assetto proprietario, indipendenza della gestione rispetto alla proprietà e stili manageriali) una scarsa propensione ad entrare in mercati esteri in modo strutturato. In particolare manca l’intenzione di impegnarsi strategicamente nella attività di internazionalizzazione e perseguire profitti attraverso una gestione occasionale dei rapporti con gli altri paesi, in modo opportunistico, cogliendo cioè le opportunità di vendita/acquisto all’estero nel momento in cui esse si presentano.

La creazione di un network di imprese, preservando le singole identità delle singole aziende, consente di investire ed ampliare le attività delle imprese mettendo in condivisione risorse ed esperienze prima non accessibili.

Tutto questo unitamente ai nuovi strumenti dati dal WEB che garantisce un ampliamento della visibilità ed il raggiungimento di utenti stranieri in tutto il Mondo. Un sito ben strutturato, su più livelli, un portale che conduca gli utenti stranieri alle varie schede azienda e che consenta di conoscere tutti i prodotti e la loro qualità.

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