Web tax, caos europeo 30-05-2014

Commissione europea. No a regimi fiscali speciali per le web companies.

30-05-2014

Web tax, caos europeo

Gli esperti della Commissione europea hanno ultimato un documento inerente all'economia digitale ed il primo orientamento pare essere quello contrario a regimi fiscali speciali per le società attive nel settore digitale.
 
Il secondo, rilevante poiché legato all'Iva, vede la Commissione concorde sul principio di destinazione, peraltro applicato ai beni ed ai servizi in generale.
 
Un aspetto, questo, non secondario poiché molti siti sono espressi in più lingue, diretti a svariati mercati e, di conseguenza, destinati a subire importi Iva che risulterebbero completamente differenti.
Di conseguenza, al fine di evitare esborsi disomogenei oltre che difficilmente calcolabili sulla base di entrate pubblicitarie determinate dai clienti di un certo Paese piuttosto che di un altro, il comparto web rischia di trovarsi in una vera babele normativa.
Un vero caos dal quale ci si potrebbe salvare solo "scegliendo" la lingua di un Paese fiscalmente amico delle imprese e pertanto rifiutando i clienti di Nazioni con sistemi tributari intollerabili.