Le ragioni di una appartenenza 31-05-2014

Ue e Pmi. Valutazioni post elettorali dell’associazione di piccole e medie imprese Aspim Europa.

31-05-2014

Le ragioni di una appartenenza

Ho avuto modo, qualche tempo addietro, attraverso una mia lettera firmata quale presidente dell'Associazione Aspim Europa, di sostenere l'importanza del ruolo dell'Ue nel contribuire a rafforzare la collaborazione tra i Paesi dell'Europa ed a incoraggiare le Pmi ad essere maggiormente attive in tema di innovazione, internazionalizzazione e qualità.

L'allargamento ha costituito per tutta l'Europa una storica opportunità per l'integrazione del continente con mezzi pacifici in grado di garantire stabilità.
Le fasi di tale integrazione hanno permesso la diffusione di una maggiore sicurezza e la creazione di un mercato interno più vasto del mondo nel quale tutti possono circolare liberamente.
L'allargamento del mercato ha raggiunto circa 470 milioni di persone e non può che dare una accelerazione allo sviluppo economico e creare nuovi posti di lavoro nei vecchi e nuovi Stati membri cambiando in meglio la qualità della vita per tutti i cittadini europei.

Ma una corretta valutazione dei vantaggi derivanti dal processo di allargamento della Ue non può prescindere dalle molteplici differenze storico-culturali ed economico-politiche di fatto esistenti fra gli Stati membri.
I diversi background, infatti, hanno fatto sì che ogni Stato che si è aggiunto abbia portato con sé le proprie peculiarità che hanno inciso diversamente su natura, confini e prospettive della realtà europea.
I benefici riconducibili all'allargamento sono in primo luogo quelli che attendono alla stabilizzazione di un sistema economico e politico la cui coesistenza deve essere valutata necessariamente nel suo contesto e nel medio lungo periodo; in secondo luogo quelli che attendono al consolidamento di essenziali valori democratici e di mercato, come la libertà, la tutela dei diritti umani, la pace, tutti sostenuti dalla volontà di cooperazione che va oltre confine.

Credo, tuttavia, che il peso di 28 Stati membri dell'Unione Europea "chieda" con urgenza nuove riforme.

Dott.Francesco Dario Perini