Investire nei Balcani 28-11-2014

Balcani. Un nuovo mercato sempre più europeo e chiave di volta per l'Unione Energetica Europea.

28-11-2014

Investire nei Balcani

Dagli anni '90, investire nei Balcani è stato considerato come la chiave di volta per accedere a sbocchi di grande interesse sia per le aziende italiane che europee in senso lato.
Difatti, i flussi imprenditoriali tra Europa occidentale e Balcani sono stati estremamente dinamici in questi ultimi due decenni, anni che l'area dei Balcani ha vissuto in termini di vorticosa transizione economica a tutto vantaggio di commerci ed infrastrutture che la hanno resa sempre più integrata nella Ue.

Con il progressivo allargamento dell'Ue verso il sud est Europa gli escenari sono mutati profondamente e le relazioni commerciali si sono evolute passando dalla cultura dell'import - export a quella dell'investire nei Balcani.
Attualmente, poi, per i Paesi dell'area dei Balcani la creazione di un mercato energetico integrato sud est europeo è divenuta prioritaria rispetto alla semplice cooperazione economica. Si tratta di un nuovo e più elevato livello di integrazione attraverso il quale i Paesi dei Balcani potranno accedere ad un futuro europeo maggiormente significativo.

Pochi giorni or sono si è svolta a Belgrado, in Serbia, la visita ufficiale del Primo Ministro dell'Albania, la prima dopo ben dopo 68 anni. Si tratta non solo dell'inizio di una nuova era di relazioni tra Serbia ed Albania ma anche di un segnale importante circa la volontà dei due Paesi dei Balcani a cooperare per un futuro sempre più europeo nonostante le loro posizioni differenti in merito alle fasi ed alla storia delle loro relazioni.
I rapporti tra Serbia ed Albania offrono importanti spunti anche per la sicurezza energetica comune europea. Infatti, la costruttiva cooperazione tra i due Paesi dei Balcani è fondamentale nella creazione di una comune politica energetica regionale che pian piano permetta di rimuovere le barriere politiche onde raggiungere una maggiore e reciproca integrazione.
La cooperazione tra Albania e Serbia non potrà che produrre quella sinergia che li renderà iniziatori naturali di un'integrazione della infrastruttura regionale energetica e dei mercati sud est europei.

L'Albania è molto ricca in risorse idriche e naturali, ideali per la produzione di energia elettrica e possiede anche un grosso potenziale per sfruttarle nella maniera più idonea.
Il costruttivo sviluppo delle relazioni tra Serbia ed Albania può avviare, pertanto, iniziative estremamente vantaggiose circa il mercato energetico europeo.

L'Albania e la Serbia formano insieme un corridoio importante che connette la Grecia con Nazioni europee quali Croazia, Ungheria e Romania, un corridoio strategico anche nell'ottica di un futuro collegamento regionale subacqueo tra Albania ed Italia per quanto riguarda le forniture energetiche.

A questo punto è necessario sottolineare come l'Italia, in questa ottica di internazionalizzazione delle aziende, si stia muovendo molto lentamente nell'ampliare la sua presenza in tutta l'area dei Balcani. Per l'Italia investire nei Balcani è importante anche da un punto di vista strategico nonchè di apertura verso i nuovi mercati dei Balcani, geograficamente e culturalmente a lei vicini.
È essenziale quindi che l'Italia continui ad investire nei Balcani dove ormai tante altre Nazioni, europee e non, si stanno espandendo. Per l'Italia è fondamentale non lasciarsi sfuggire le opportunità che derivano dall'investire nei Balcani impegnandosi a rafforzare la propria presenza e tutelare i propri interessi in un'area strategica come quella dei Balcani anche nel campo dell'energia e delle infrastrutture.