Cresce la fuga dal Malpaese 12-10-2014

Boom di espatri. Nel solo 2013, 94.126 italiani hanno abbandonato il paese delle tasse e della stagnazione.
 
12-10-2014
 
 
Cresce la fuga dal Malpaese
 
I numeri dovrebbero essere preoccupanti per la classe politica italiana visto che sottolineano il distacco abissale che ormai caratterizza il rapporto tra cittadini e sistema.
 
Nel 2011 gli italiani espatriati sono stati poco più di 60.000, nel 2012 circa 80.000 e lo scorso anno  addirittura 94.126.
Naturalmente questi numeri fanno riferimento a coloro che hanno notificato il trasferimento all'Aire, per cui si tratta di rilevazioni ampiamente in difetto non contemplando quanti vivono e lavorano stabilmente all'estero ma non hanno effettuato il cambio di residenza.
 
Se colpisce il dato relativo alla fascia di età più giovane, il 36,2% ha dai 18 ai 34 anni, è a dir poco significativo che il 45% abbia dai 35 agli oltre 50 anni. E' in questo nutrito gruppo, infatti, che prevalgono le esperienze professionali più importanti e ricercate, in altre parole quelle che fanno la differenza fra un paese stagnante ed asfittico ed un Paese che cresce valorizzando piuttosto che mortificando.
 
I motivi della fuga sono sempre i soliti; un paese statico preda delle tasse e della mancanza di meritocrazia.
Rabbia e sfiducia sono i sentimenti prevalenti fra coloro che hanno abbandonato il Malpaese, talvolta per necessità ma sempre più spesso per ribellione ad un sistema che non offre alcun tipo di speranza.