Taglia-cuneo, miserabile beffa 31-01-2014

Il taglio del cuneo in busta paga. Una miserabile beffa.

31-01-2014

Taglia-cuneo, miserabile beffa

Con il tanto ventilato taglio del cuneo fiscale, le buste paga avrebbero dovuto essere più pesanti a cominciare dal mese di Gennaio.

Si sarebbe dovuto trattare, in altre parole, di una riduzione delle imposte sul lavoro, iniziativa gagliardamente sbandierata mesi or sono dagli esponenti del governo.

Al contrario delle legittime aspettative, si sta rivelando una presa in giro del valore annuo medio di nemmeno euro 200 su 13 mensilità, importo variabile in base all'atteggiamento fiscale degli enti locali.

Infatti, il taglia cuneo è fallito miseramente in quanto applicato prima di tutto su una platea di milioni di lavoratori a fronte di una disponibilità finanziaria di appena 3,5 miliardi; in secondo luogo lo si è esposto l'iniziativa ai voraci attacchi del fisco che, a fronte di accresciuti prelievi regionali e locali, ha ulteriormente impoverito lo stipendio erogato.

Oltretutto, le più penalizzate sono paradossalmente le fasce di reddito basse; infatti, a fronte di uno stipendio non superiore ad euro 850, il taglio del cuneo porta vantaggi mensili pari a circa euro 4.

Per rimanere nella media, il dipendente che rientra nel taglio del cuneo troverà in busta paga aumenti non superiori ad euro 10/15 mensili.