Maastricht è il vero problema 07-04-2014

La Bce potrebbe acquistare obbligazioni. Volano le borse europee ma la soluzione è ben altra.

07-04-2014

Maastricht è il vero problema

La Banca centrale europea sta considerando, tra le svariate opzioni per immettere liquidità nel sistema nonché alzare l'inflazione bloccando la nascente deflazione, di acquistare 1.000 miliardi di euro di titoli prevalentemente privati.
Comprando dalle banche prestiti da famiglie ed imprese la Bce pensa, infatti, di liberare credito a favore dell'economia reale.

A fronte di queste ipotesi della Bce, la scorsa settimana i mercati azionari e quelli obbligazionari sono caduti in preda all'euforia determinando, ad esempio, il calo dei rendimenti dei Btp italiani a 10 anni e dei titoli a 5 anni, ora ai minimi storici.

Le borse europee si sono comportate in maniera analoga; a Milano l'indice Ftse Mib ha guadagnato lo 0,83% con scambi per 3,5 miliardi, Londra, Francoforte e Parigi sono cresciute dello 0,70% e Madrid ha toccato lo 0,88%.

In tanto omogeneo entusiasmo per le possibili scelte della Bce spicca l'opinione del giapponese Nomura Research Institute che molto sapientemente ha indicato ben altre strade e cause alla deflazione europea.
Richard Koo, capo economista dell'istituto nipponico, ha infatti ricordato che la deflazione altro non è che il sintomo di una domanda insufficiente a soddisfare l'offerta, causa primaria del calo dei prezzi.
L'acquisto di titoli ventilato dalla Bce non è però la giusta terapia poiché, qualora il settore privato non ricorra al prestito, è indispensabile che lo Stato impieghi il denaro pubblico immettendolo nel sistema.

Ed è appunto qui il punto centrale del problema che ha un nome ben preciso: parametri di Maastricht.

I grandi investimenti pubblici, le grandi opere in grado di dare nuovo fiato alle economie semi asfissiate dal rigore nord europeo, non potranno infatti aver luogo sin tanto che non verrà modificato il parametro che limita il deficit pubblico al 3% del Pil nazionale.

In altre parole, i Paesi europei sono prigionieri di una camicia di forza da loro stessi creata e che dovrà essere squarciata al più presto se non vorranno finire affossati da un concetto di Europa malato, distorto e nefasto.