La nuova organizzazione territoriale in Albania 30-05-2015

La nuova organizzazione territoriale in Albania. Meno burocrazia e meno spese ma molti più dubbi ed interrogativi.

30-05-2015

Afrim KrasniqiL'articolo seguente, redatto dal Dott.Afrim Krasniqi, affronta e sviluppa nei dettagli la nuova riforma territoriale, un argomento di grande importanza e di sicuro impatto anche sulle prospettive economiche dell'Albania.

Secondo quanto spiegato dal Dott.Afrim Krasniqi, la nuova riforma territoriale in Albania dovrebbe determinare una sensibile riduzione dei costi amministrativi oltre ad una effettiva erogazione dei servizi a favore dei cittadini.
La nuova riforma territoriale, poi, porterebbe oltre alla ricuzione dei costi di bilancio anche ad una minimizzazione della burocrazia grazie alla creazione in Albania di 61 Comuni e 12 Prefetture/Regioni.
Contemporaneamente, la nuova riforma territoriale illustrata dal Dott.Afrim Krasniqi potrebbe anche rendere l'Albania un territorio ancora più business friendly, aiutando lo sviluppo delle imprese straniere presenti ed incentivando nuovi, importanti investimenti esteri.

Il Dott.Afrim Krasniqi è Presidente dell'Albanian Institute for Political Studies (Isp), conosciuto in Albania come Instituti i Studimeve Politike http://isp.com.al/, è Professore alla University "Aleksander Moisiu" di Durres presso la Faculty of Political Science.
Il Dott.Afrim Krasniqi ha studiato presso la University of Tirana (Albania) e la University of Viadrina (Franfurt Oder, Germany) ed ha conseguito il dottorato in History & international relations alla University of Tirana.

Oltre alla carriera universitaria, il Dott.Afrim Krasniqi si è distinto anche in campo editoriale con svariate opere dedicate alla politica, alle elezioni ed ai Partiti presenti in Albania. Di estrema rilevanza storica la sua ricerca dedicata agli anni della dittatura comunista, drammaticamente ma efficacemente descritta con numerose immagini nel sito http://muzeuimemories.info/en/ da lui personalmente curato.

Il Dott.Afrim Krasniqi è stato recentemente nominato Presidente della associazione di piccole e medie imprese Aspim Europa in Albania, un ruolo che gli consentirà di operare fattivamente in favore del mondo dell'imprenditoria.

 

La nuova organizzazione territoriale in Albania

 

Per la sesta volta in 100 anni, l'Albania ha completato la riforma territoriale, eliminando le unità "Comunali" e creando un sistema a due livelli: Prefettura/Regione e Comune. Il vecchio modello Prefettura - Provincia - Municipio - Comune non era funzionale, aveva costi elevati e risultava incapace ad erogare servizi efficaci ai cittadini.

Il nuovo modello di riforma territoriale in Albania, al contrario, abbatte in modo significativo i costi di bilancio e riduce notevolmente le pratiche burocratiche con la creazione di 61 Comuni e 12 Prefetture/Regioni.

Il Governo si aspetta che la nuova riforma territoriale in Albania porti ad un taglio dei costi amministrativi di US$60 milioni l'anno, US$240 milioni nei quattro anni successivi, senza dubbio una cifra elevata per l'economia albanese.
La riforma territoriale in Albania, entrata nel dibattito politico, è stata successivamente votata in Parlamento, senza però tener direttamente conto del parere dei cittadini.
Tuttavia, nè ora nè in futuro ci si aspetta di avere reazioni e polemiche politiche talmente forti da mettere in forse la nuova divisione.
L'opposizione parlamentare ha infatti accettato di partecipare alle elezioni locali.

Le elezioni amministrative del 21 Giugno porteranno alla nomina di 61 nuovi Sindaci, la riforma territoriale in Albania si implementerà rapidamente ed i cittadini, tramite il loro voto, daranno alla stessa la legittimità necessaria.

La riforma territoriale in Albania impone profondi cambiamenti anche nel motodo della gestione locale, nella qualità dei servizi e nel rapporto tra Governo centrale e locale.
Il nuovo Parlamento dovrà elaborare in tempi brevi la nuova legge sul governo locale per abbinare la nuova riforma territoriale in Albania con le nuove competenze degli organi eletti.
Un gran numero di leggi dovranno propabilmente subire modifiche e per il Governo locale il periodo 2015-2017 sarà una fase transitoria.

Le attuali unità locali si sono dupliccate o triplicate sia per territori che per residenti e perciò la riforma territoriale in Albania richiede una attenta riflessione nei nuovi piani urbanistici, nei piani di sviluppo, nel sistema dei servizi pubblici, nelle valutazioni sulle questioni di proprietà dei terreni e del sistema fiscale, nei servizi sociali e nell’istruzione nonchè nella sanità e nella polizia.

La disgregazione delle vecchie unità e la loro unione con le nuove porterà di seguito anche alla unificazione dell'archivio, dei contratti e delle responsabilità, dei debiti e dei piani di sviluppo nonchè delle amministrazioni locali stesse, un processo che richiede tempo, personale ed assistenza.
La nuova riforma territoriale in Albania avrà a lungo termine un impatto diretto anche nei rapporti commerciali esteri, con imprese straniere già presenti nel Paese o con quelle  interessate ad investirvi in futuro.

Le grandi unità, create particolarmente nelle zone costiere ed industriali, riducono significativamente le pratiche burocratiche, forniscono soluzioni ai problemi di proprietà dei terreni ed aumentano le garanzie di investimenti sostenibili a lungo termine.

In queste zone ogni Governo albanese è interessato a creare zone economicamente libere od elaborare offerte di interesse agli investimenti stranieri e per questo l'espansione dello spazio di azione impone anche nuovi progetti di infrastrutture, peraltro necessarie ad agevolare gli investimenti.

Il punto critico della nuova riforma territoriale in Albania rimane la veloce risoluzione delle questioni della transizione  amministrativa delle vecchie unità alle nuove e la garanzia politica che le nuove unità locali avranno più autonomia nella creazione di partnerships a lungo termine con gli stakeholders aziendali ed i creditori stranieri.

Nella pratica corrente, tutti i grandi progetti necessitano garanzie politiche ed economiche fornite dal Governo e dalle banche, un processo che spesso condiziona il processo decisionale delle unità locali.

Nella nuova divisione, al contrario, grazie alla riforma territoriale in Albania si prevede più indipendenza e più decentramento nonchè un ruolo maggiormente significativo degli enti locali in tali aree precedentemente ignorate, come l'istruzione, l'ambiente, la salute ed i progetti di sviluppo legati alle potenzialità turistiche.

Dott.Afrim Krasniqi

 

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