Argentina sul baratro 27-01-2014

Svalutazione del peso. Ritorna il rischio default.

27-01-2014

Argentina sul baratro

Il governo del presidente Cristina Kirchner ha deciso di svalutare il peso argentino e ridurre i limiti di acquisto della divisa Usa.

Non si tratta ancora di svalutazione ufficiale anche se la Banca Centrale Argentina di fatto non sostiene più la divisa che nella sola giornata di Giovedì u.s. ha perso l'8% nei confronti del dollaro Usa.
L'arretramento della divisa argentina è stato, in realtà, un vero crollo visto che dall'inizio di Gennaio ha totalizzato un -20% mentre sul mercato nero il cambio è attualmente 13 ad 1.
Un vero e proprio choc per gli argentini che, nei lontani anni '90, vantavano una piena parità.

Analoga sorte a quella del peso è toccata ai titoli di Stato, i famigerati, per molti risparmiatori italiani spernacchiati e raggirati dai sud americani una decina di anni fa, tango bonds.
I tango bonds con scadenza 2017 hanno perso nella sola giornata del 24 u.s. il 4,7% passando da un valore di 83,5 cents a 79,5.

Da questa settimana i privati cittadini potranno acquistare dollari Usa con commissioni ridotte, fatto che potrebbe determinare una vera fuga di capitali oltre ad un incremento dell'inflazione, giunta peraltro a sfiorare il 30%.

Il Fondo Monetario Internazionale osserva con attenzione i foschi scenari sud americani benchè non vi siano praticamente più relazioni ufficiali sin dal 2004, da quando cioè l'Argentina aveva iniziato a rifiutare di sottoporre al Fmi i propri bilanci.